domenica 7 dicembre 2008

"Goodbye Mr.Hollad": la difficoltà di comunicare tra udenti e non udenti...

...E' molto difficile purtroppo reperire materiale relativo alla comunicazione tra non udenti ma dopo tanto ricercare sono riuscita a trovare un film. che mi è apparso molto molto interessante, il quale permette di approfondire e conoscere meglio il mondo delle persone non udenti.

Il film che mi hanno detto essere molto curioso è "Goodbye Mr. Holland", una pellicola non dichiaratamente dedicata alla sordità ma che affronta con consapevolezza e realismo i problemi di una famiglia che viene sconvolta dalla nascita di un bambino sordo e le difficoltà di comunicazione fra udenti e non udenti.

Questo film parla della vita di Glenn Holland, musicista e compositore, che inizia a svolgere l'attività di insegnante per guadagnarsi da vivere mentre nel tempo libero persegue il suo vero obiettivo: comporre una sinfonia che lo renderà famoso. Ma cosa ci può essere di più paradossale e inaspettato, nella vita di un musicista, che avere un figlio sordo?
Alcuni critici sostengono che "si apprezza maggiormente della pellicola la veridicità con la quale viene descritto il percorso di una famiglia con un bambino sordo: il primo impatto con lo specialista della medicina ufficiale che suggerisce la via oralista per favorire l'integrazione e il divieto esplicito ad assecondare i "gesti" del bambino. La sofferenza dei genitori nel non riuscire a comprendere la propria creatura. E quindi la via della lingua dei segni. Dapprima vista come un disperato tentativo, poi perseguita con tenacia e convinzione soprattutto dalla madre."
Il film riesce a incuriosire mettendo a confronto, con sapiente capacità, il mondo di suoni del protagonista con il mondo di silenzio del figlio. Questi due mondi, che sembra non possano incontrarsi mai, verso la fine del film si incrociano. Sarà quando Glenn Holland dirigerà presso l'istituto del figlio un concerto per sordi aiutandosi con le luci e la lingua dei segni. Questo episodio metterà fine alle incomprensioni emotive e comunicative fra padre e figlio.
La canzone di John Lennon, "Beautiful Boy", che Glenn canterà alla fine del concerto dedicandola al figlio, contiene il verso "La vita è ciò che ci accade mentre siamo impegnati a fare altri progetti", che rappresenta la sintesi del film ed è la metafora di quel che accade al protagonista: egli credeva che il suo destino fosse quello di diventare famoso componendo sinfonie e raggiunge invece la sua piena realizzazione senza accorgersene nemmeno, comunicando la passione per la musica ai suoi studenti.


Qualcuno di voi l'ha visto? Mi farebbe piacere, visto che forse sono riuscita a recuperarlo e a breve lo guarderò , potermi confrontare con voi...sentire vostre impressioni... ...

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