mercoledì 10 dicembre 2008

Mani come macchine da scrivere...

Parlare della Comunicazione Non Verbale (CNV) significa affrontare la comunicazione comportamentale, comunicaz. oggettuale, pittografica,gestuale (quindi il Linguaggio Lis di cui ho accennato in alcuni post precedenti),la dattilologia, il linguaggio Braille e il metodo Malosi.

Il campo del CNV è molto ampio e articolato. Mentre nei post precedenti ho voluto inserire alcune nozioni-flash sul linguaggio utilizzato dalle persone sordo mute in questo mio intervento vorrei soffermarmi su due metodi utilizzati tra persone cieche oppure sordo cieche.

Sto parlando del metodo Malossi e dell'alfabeto Braille.

Il Metodo Malossi (proposto dai maestri napoletani Artusio e Aurelio Colucci) permette alle persone sordociechi di comunicare tra di loro e con gli altri attraverso la mano. Si tratta di toccare le lettere che nell'immagine qui vicino riportata sono in nero e pizzicare leggermente le lettere che appaiono in azzurro.


La mano di chi riceve il messaggio è considerata come una specie di macchina da scrivere.
Ancora una volta viene evidenziato l'importanza delle nostre mani...Ancora una volta tutto ciò ci porta a riflettere: Che cosa me ne faccio delle mie mani? (vedi post pubblicato il 20 Novembre)


Coloro che hanno assistito alla comunicazione per mezzo del metodo Malossi sono rimasti colpiti dalla velocità con cui due persone sordocieche possono comunicare tra loro.
E' importante altrimenti che ci sia intesa tra il cieco e colui che con lui utilizza il metodo Malossi.

Questo metodo è utilizzato generalmente dalle persone che hanno appreso la lettura e la scrittura prima di diventare sordocieche.

Altra forma di comunicazione tra persone non vedenti è l'alfabeto Braille : metodo di lettura e scrittura utilizzato appunto dalle persone non vedenti, costituito da punti in rilievo corrispondenti alle lettere dell'alfabeto.

I segni grafici dell'alfabeto Braille sono costituiti ciascuno da sei punti disposti tre sulla destra e tre sulla sinistra di una casella rettangolare. La differenza tra i caratteri è data dalla diversa disposizione e combinazione dei punti stessi che costituiscono le singole lettere. La lettura Braille viene effettuata di solito dall'indice della mano destra, seguito da quello della mano sinistra che ha principalmente compiti orientativi nella individuazione delle righe. Le dita che leggono devono essere tenute in posizione morbida e procedere sfiorando le lettere in rilievo, senza premere su di esse, per coglierne più chiaramente la composizione.

L'alfabeto Braille è forse il più famoso sistema di comunicazione per non vedenti.

Personalmente sono giunta a conoscenza di questa particolare forma di comunicazione molti anni fa perchè una zia stava facendo una meravigliosa esperienza come insegnante di sostegno di una ragazzina non vedente e in questa occasione ha potuto imparare questa forma di linguaggio. Ricordo che sottolineava la difficoltà di saper distinguere con certezza le varie lettere. Come per i ragazzi sordomuti che sentono le vibrazioni, e attraverso di esse si accostano alla musica, alla danza, anche le persone non vedenti possiedono una sensibilità nel tatto molto forte.

1 commento:

Irene ha detto...

Ehi ciao! Mi sono sempre chiesta che caratteristiche ha questo linguaggio "con i puntini"... Non è per niente un linguaggio semplice da imparare,però piano piano,con l'impegno,ci si riesce...io personalmente farei veramente molta fatica,però mi piacerebbe imparare,per vedere se riesco a leggere questi segni...